In Psicologia il “Carattere” è il risultante dell’insieme di caratteristiche psicologiche di una
persona che riconducono a degli aspetti abitudinari nel comportamento della stessa.

La definizione di Carattere è stata espressa nel tempo da molti studiosi:

Per S.Freud: il carattere viene definito in relazione a certe zone del corpo e in riferimento a diverse Fasi: orale; anale; fallica; Fase di latenza; Fase genitale.

Secondo C.G.Jung, si parla di “tipi psicologici” in relazione a atteggiamento e funzione. Vi sono secondo questa teoria otto tipi: il tipo pensiero-estroverso, il tipo sentimentale-estroverso, il tipo intuitivo-estroverso, il tipo sensoriale-estroverso, il tipo pensiero-introverso, il tipo sentimentale-introverso, il tipo intuitivo-introverso, il tipo sensoriale-introverso.

Per A. Adler, il carattere è il risultato fra conflitto e volontà di potenza e in relazione a questo si può evidenziare il carattere normale e quello nevrotico.

Mentre per A Lowen vi sono sette tipi caratteriali: orale, masochista, isterico, fallico-narcisista, passivo-femminile, schizofrenico, schizoide.

Da un altro versante vi è la teoria di W.Reich, in relazione alla potenza orgastica il carattere può essere (interazione fra elementi biologici e elementi sociali): isterico, coatto, fallico-narcisista, masochista.

Nelle Teorie Relazionali, si determina che il carattere si forma attraverso la relazione oggettuale. M. Klein tratteggia, in relazione alle dinamiche madre-bambino, due posizioni: Schizoparanoidea e Depressiva.

Nelle Teorie Psicosociali, E. Fromm determina che il carattere è il risultato fra ricerca di sicurezza e bisogno di Libertà, in relazione a ciò vi sono 5 tipi di carattere: ricettivo, il parassita, il possessivo, il mercantile e il produttivo.